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Antonio Maria Nardi

Ostellato (Ferrara) 1897 - Bologna 1973

BIOGRAFIA (ITALIANO)

BIOGRAFIA (PORTUGUES)

CRONOLOGIA

 

 

BIOGRAFIA (ITALIANO)

 

Nato a Ostellato (Ferrara, ITALIA) nel 1897 , deceduto a Bologna nel 1973.

Dal 1911 frequenta l'Accademia di Belle Arti di Bologna, diplomandosi nel 1916 con il premio del Ministero della Pubblica Istruzione al miglior licenziato dell'anno (frequentando e licenziandosi dai corsi speciali di figura e ornato). Suoi compagni di corso sono Mario Tozzi, Corrado Corazza e Cleto Tomba (con questi frequenta il corso speciale di scultura). Mobilitato nel 1916, partecipa alla I" guerra mondiale  e viene  congedato nel 1919 quando riprende a dipingere occupandosi, al contempo, per diversi anni, della illustrazione di libri e periodici per ragazzi. Sue opere partecipano a innumerevoli mostre della Società Francesco Francia dal 1916 al 1935 e viene definito dai cronisti dell'epoca come «uno dei più appassionati animatori del cenacolo bolognese». Partecipa ad altre mostre bolognesi, romagnole e ferraresi, così come nel 1921 e 1925 è presente alla I" e III Biennale romana, e nel 1941 a due mostre di arte italiana ad Hannover in Germania. Sue opere vengono premiate: Premio della Provincia di Bologna alla Francesco Francia nel 1917, Premio Curlandese nel 1928, 5° Premio Cremona nel 1940. Nel 1924-25, trascurato volontariamente il «bianco e nero», riprende sempre più intensamente la pittura cominciando a dedicarsi al soggetto di genere sacro per la predilezione allo spirituale, al tema, alla composizione, all'ampia superficie. Segue poi un'altra aspirazione che si impone ai precedenti studi: la pittura murale e particolarmente l'affresco. Nel 1930-31 incomincia a studiare questa tecnica, che definisce «la più difficile, la più faticosa, la più solida, la più vitale e bella». Nel 1935-36 le circostanze lo conducono ad affrontare anche la vetrata istoriata che definisce di minore difficoltà ma di grande soddisfazione. Tutta la sua attività è incessante e su commissione. Opere da cavalletto: ritratti e numerose pale d'altare e quadri a Bologna, in Emilia, nel Veneto, in Svizzera; a Bologna nelle chiese di S. Antonio, S. Francesco, S. Maria della Misericordia, S. Bartolomeo; in Emilia nelle chiese di Baricella, Scascoli, Ronca di Monte S. Pietro, Creda, Bellariva di Rimini, Salesiani di Parma, Borghi di Forlì; nel Veneto nelle chiese di Telve Valsugana, Stienta, Mori, Padola, Lendinara, Villanova del Ghebbo, Lama Polesine, Adria, Badia Polesine, Gurzone, Bornio, Vescovado Rovigo, Gaiba; in Svizzera nelle chiese di Lugano, Locamo, Vergeletto, Bellinzona.

Dipinti murali e ad affresco: a Bologna nelle chiese di S. Antonio, Alemanni, S. Paolo di Ravone;

in Emilia nelle chiese di Castelluccio di Porretta, Loiano; nel Veneto nelle chiese di Stienta, Fiesso Umbertiano, Castelguglielmo, Ficarolo, Bellombra, Adria, Vescovado Rovigo; in Svizzera a Lugano, Castel S. Pietro, Massagno.

Vetrate istoriate: a Bologna nelle chiese del S. Cuore, S. Isaia, S. Giuliano, S. Maria dei Servi; a Modena nella chiesa di S. Cataldo; nel Veneto nelle chiese di Pasiano, Gurzone, Borsea e Duomo di Rovigo; a Milano nelle chiese di S. Spirito, Pia Società S.Paolo, Novegro.

Agli inizi del 1949 si trasferisce in Brasile dopo un'importante esposizione di sue opere nel Ministero della Cultura di Rio de Janeiro. Si dedica inizialmente alla pittura di cavalletto, pittura di

genere sacro e profano, per passare rapidamente ad opere di grande impegno in numerose chiese con dipinti murali, pale d'altare, quadri e vetrate istoriate: quindici chiese a Rio de Janeiro e altre a Niterói, Brasilia, Pirajul, Serra Negra, Porto Ferreira, Belo Horizonte, Eugenopolis, Nova Friburgo, S. Maria Madalena, Cantagalo.

Dopo 15 anni di questa intensa attività di ambito religioso in Brasile, viene insignito da Papa Paolo VI del titolo di Cavaliere Commendatore dell'Ordine di S. Silvestre Papa.

Rientrato in Italia nel 1965 viene eletto Membro dell'Accademia Clementina di Bologna e, oltre ad operare nel campo delle vetrate istoriate, si dedica principalmente alla pittura di nature morte e paesaggi. L'ultima sua mostra personale, del 1972, è un'antologica al «Collezionista» di Via S. Stefano a Bologna.

Nel 1980 due suoi dipinti e alcune illustrazioni vengono esposti alla mostra «La Metafisica: gli anni '20 a Bologna».

Nel 1982 sue illustrazioni sono inserite nella mostra «Anni '30 a Milano».

Nel 1986 un'importante e vasta mostra retrospettiva, con il titolo «Antonio Maria Nardi: una scoperta postuma» viene presentata da Raffaele De Grada alla Galleria Ponte Rosso di Via Brera a Milano (mostra che viene considerata come apertura del discorso sull'artista).

Sue opere vengono esposte al Castello Estense di Mesola (Ferrara) nel 1987 nella mostra «La natura morta nell'arte italiana del '900» e nel 1991 nella mostra «II ritratto nell'arte italiana del '900».

Viene ripetutamente citato nei due volumi riguardanti il '900 della recente collana dell'Editrice Electa «La pittura italiana dal '200 al '900».

Nel 1996 l’ “Antoniano” allestisce la mostra “ i grandi cartoni preparatori per gli affreschi eseguiti da  Antonio Maria Nardi nella Basilica-Santuario di S. Antonio da Padova in Bologna “.

Nel 1997, nel centenario della nascita, al Museo dell’Illustrazione di Ferrara, la mostra  Fate soavemente scarmigliate : Antonio Maria Nardi illustratore, 1897 – 1973 “, allestimento e catalogo di Paola Pallottino.

 

 

BIOGRAFIA (PORTUGUES)

               

Nasceu em Ostellato (Ferrara, Italia) em 1897, morreu em Bologna no ano de 1973.

Frequenta a Academia de Belas Artes de Bologna em 1911 e diploma-se em 1916 com o premio do Ministerio da Educação ao melho bacharelando daquele ano (além de ter frequentado e  obtido o diploma dos cursos especiais de figura e ornamentação). Seus colegas de curso são ( os pintores e escultor) Mario Tozzi, Corrado Corazza e Cleto Tomba (com o qual frequenta o curso especial  de escultura).

Mobilizado no ano de 1916, partecipa à 1a. Guerra Mundial, dando baixa em 1919 quando recomeça a pintar, alem de ocupar-se concomitantemente e por diversos anos com ilustração de livros e revistas para crianças. Suas obras partecipam varias vezes das exposições organizadas pela Sociedade” Francesco Francia “de 1916 a 1935, sendo definido pelos cronistas da época comoum dos mais entusiastas animadores da vida artìstica de  Bologna e do “Cenàculo Bolognese”. Partecipa  à exposições em Bologna, Ferrara e Romagna assim como em 1921 e 1925 é presente às 1a. e 3a. Bienais romanas e em 1941 à duas mostras de arte italiana em Hannover na Alemanha.

Entre outros suas obras recebem os premios da Sociedade “Francesco Francia” de Bologna em 1917, o Premio Curlandese em 1928 e o 5° Premio Cremona em 1940.

Em 1924-25 abandona voluntariamente o  campo das ilustrações para dedicar-se sempre mais intensamente à pintura e abraçando o género sacro pela sua preferencia ao espiritual, ao tema, à composição e às amplas superficies. Segue depois uma outra inspiração que supera seus estudos anteriores : a pintura mural e particularmente o afresco.

Em 1930-31 começa a estudar a tecnica do afresco, a qual define como“ a mais dificil, a mais trabalhosa, a mais solida, a mais vital e bela”.

Nos anos 1935-36 , diversas circustancias o induzem a aplicar-se tambem aos vitrais historiados, que define de menor dificuldade mas de grande satisfação.

Toda a sua atividade è incessante e sob encomenda.“Obras de cavalete”, retratos e numerososretabulos e quadrosem Bologna, Emilia e Romagna, Veneto, Suiça. Em Bologna: nas igrejas de S.Antonio, S.Francesco, S.Maria da Misericordia, S.Bartolomeo e S. Giovanni in Monte ; na região da Emilia: nas igrejas de Baricella, Scascoli, Ronca de Monte S.Pietro, Creda, Bellariva di Rimini, Salesiani di Parma, Borghi di Forlì ; no Veneto: nas igrejas de Telve Valsugana, Stienta, Mori, Padola, Lendinara, Villanova del Ghebbo, Lama Polesine, Adria, Badia Polesine, Gurzone, Bornio, Vescovado Rovigo, Gaiba; na Suiça: nas igrejas de Lugano, Locarno, Vergeletto, Bellinzona. “Pinturas murais e afrescos”: em Bologna nas igrejas de S.Antonio, Alemanni, S.Paolo di Ravone; na Emilia: nas igrejas de Castelluccio de Porretta, Loiano; no Veneto: nas igrejas de Stienta, Fiesso Umbertiano, Castelguglielmo, Ficarolo, Bellombra, Adria, Vescovado Rovigo; na Suiça : em Lugano, Castel S.Pietro , Massagno.

Vitrais historiadosem Bologna: nas igrejas do Sagrado Coração, S.Isaias, S.Giuliano, S.Maria dei Servi; em Modena: na igreja de S.Cataldo; no Veneto: nas igrejas de Pasiano, Gurzone , Borsea e Duomo di Rovigo; em Milão: nas igrejas de Santo Espirito, Pia Sociedade S.Paulo, Novegro.

No inicio de 1949 se transfere para o Brasil, após uma importante exposição de suas obras no Ministerio da Educação e Cultura do Rio de Janeiro. Dedica-se, inicialmente, à pintura de cavalete, do tipo sacro e profano, para passar rapidamente à obras de grande empenho em numerosas igrejas com pinturas murais, retàbulos,  quadros e vitrais : quinze igrejas no Rio de Janeiro e outras em Niteroi, Brasilia, Pirajuì, Serra Negra, Porto Ferreira, Belo Horizonte, Eugenopolis, Nova Friburgo, S. Maria Madalena, Cantagalo.

Apòs 15 anos de intensa atividade artistica no ambito religioso no Brasil, é condecorado pelo Papa Paulo VI com o titulo e medalha de Cavalheiro Comendador da Ordem de S.Silvestro Papa, a mais alta condecoração do Vaticano no campo das Artes.

Retorna à Italia em 1965 onde è eleito membro da “Academia Clementina” de Bologna e além de realizar vitrais, dedica-se principalmente à pintura de naturezas mortas e paisagens.

Sua ultima exposição, em 1972, è uma antologica na galeria “Collezionista” na Via S.Stefano em Bologna.

Em 1980, duas suas pinturas e algumas ilustrações são escolhidas para a exposição “ A metafisica : os anos 20 em Bologna”.

Em 1982 suas ilustrações partecipam à exposiçãoAnos 30 em Milão”.

Em 1986 uma importante e vasta retrospectiva intitulada “Antonio Maria Nardi : um descobrimento postumo“ , apresentada por Raffaele De Grada na Galleria Ponte Rosso di Via Brera em Milão (exposição que está considerada como inicio da “discussãosobre o artista).

Suas obras  expostas no Castelo Estense de Mesola (Ferrara) em 1987 na mostra denominada “ A natureza morta na arte italiana dos anos  900 ” e  em 1991 na mostra “O retrato na arte italiana dos anos 900”.

Repetidas vezes ele è citado nos dois volumes que tratam do seculo XX da recentemente publicada coleção da Editora Electa “ A pintura italiana do seculo XI ao seculo XX”.

1996 : no “Antoniano” a exposiçãoOs cartões preparatorios para os afrescos executados pelo pintor Antonio Maria Nardi na Basilica-Santuario de Santo Antonio de Padova em Bologna”.

1997 : No centenário do nascimento, no”Museu da Ilustração” de Ferrara a exposição  “ Fate soavemente scarmigliate : Antonio Maria Nardi illustratore, 1897 - 1973”, organização e catalogo pela Professora Paola Pallottino.

 

 

CRONOLOGIA 

 

1897 - Il 14 maggio nasce a Ostellato (Ferrara), secondo dei sette figli di Andrea Pio Nardi (possidente di famiglia savignanese che dopo i rovesci finanziari ebbe l'appalto del Dazio a Ostellato e fu impiegato alla Bonifica renana) e Zaira Brunori.

1912 - Tornata la famiglia in Romagna, ottiene la licenza alla Scuola tecnica di Santarcangelo e si trasferisce a Bologna per iscriversi al locale R. Istituto di Belle Arti.

1914 - Consegue il Diploma di licenza inferiore.

1915 - Disegna la copertina per Natale di guerra di O. Lucarini e, primo di oltre un centinaio di libri, illustra Avventure di Barbierino di A. Valori per l'editore bolognese Cappelli con il quale collaborerà realizzando soprattutto copertine e vignette per la rivista «Cordella» negli anni Trenta.

1916 - Licenziatosi dal Corso speciale di figura, nell'ottobre si diploma al Corso speciale di ornato, ottenendo il Premio ministeriale del viaggio di istruzione a cui dovrà rinunciare perché in novembre viene richiamato alle armi, e consegue l'abilitazione all'Insegnamento del disegno nelle Scuole tecniche e normali. Espone all'Associazione per le Arti Francesco Francia di Bologna, dove sarà regolarmente presente quale animatore della Casa d'arte 'Il Cenacolo', segnalatesi ai Concorsi Bemporad, Zanichelli e Treves per la Decorazione del Libro all'intemo dell'annuale Mostra di Bianco e Nero. Illustra Le mirabili avventure di Ferrantino di A. Valori.

1917 - Premio del Comune e della Provincia di Bologna per la pittura alla Francesco Francia.

1918 - Menzione speciale al Concorso degli ex libris, alla Mostra di Bianco e Nero della Francesco Francia.

1919 - Mostra d'arte degli Ex combattenti a Reggio Emilia.

1920 - Congedato con croce di guerra, frequenta ancora il corso di scultura ottenendo la promozione al 2° anno, prima di lasciare definitivamente l'Accademia. 1° Esposizione d'arte ferrarese. Per la casa editrice Taddei di Ferrara crea copertina e riguardi della collana 'Girotondo' di cui illustra diversi volumi. Inizia un'intensa collaborazione a «Il Corrierino» con l'invenzione di numerosi personaggi per le pagine a vignette, illustrazioni in nero e a colori per racconti, romanzi a puntate e per le rubriche Pagine di Storia sacra e La Divina Commedia (1921), queste ultime verranno ristampate in 'Per loco eterno' di T. Casini nel 1952.

1921 - Partecipa alla 1" Biennale romana. Sposa Medea Montevecchi, compagna di giochi e ispiratrice di quadri e illustrazioni che, dal 1922 al 1940, gli darà cinque figli. Inizia una lunga collaborazione al «Corriere dei Piccoli».

1922 - Artisti italiani del libro al Palazzo Pitti di Firenze, I mostra d'arte al Circolo artistico veronese alla Gran Guardia. Illustra i due volumi della Storia sacra narrata ai giovani di L. Asioli e Fra il prato e il ciclo di E. M. Valori, che verranno pubblicati dalla S.E.I rispettivamente nel 1922-23 e nel 1927.

1923 - Illustra uno dei suoi libri più belli; Le novellette del focolare di C. Fravolini per gli Stab. Poligrafici Riuniti di Bologna e inizia la lunga collaborazione a «La Festa», rivista edita dall'Op. Cardinal Ferrari di Milano.

1924 - Mostra Nardi-Gaiba e personale al 'Cenacolo' di Bologna. Cura la campagna pubblicitaria per lo sciroppo ricostituente Eutrofina con illustrazioni e cartoline.

1925 - III biennale romana, Mostra ferrarese-emiliana al Castello Estense di Ferrara. Mostra del 'Cenacolo' a Fano. Vetrate L'Addolorata e S. Giovanni evangelista nell'abside della chiesa dei Servi di Maria a Bologna. Illustra Scintille, volumi di letture per le classi elementari di A. Miccoli per Mondadori.

1926 - Mostra regionale d'arte al Castello Estense di Ferrara, Mostra francescana, IV Mostra d'arte a Imola, Mostra Combattenti. Premio al Concorso per la copertina del bollettino «II Comune di Bologna». Illustra Sette chicchi di una melagrana di E. Da Pozzo e collabora al settimanale femminile «Alba» della Cardinal Ferrari.

1927 - Personale d'arte sacra alla Francesco Francia, Mostra artisti combattenti alla Permanente di Milano. Battesimo di Gesù, pala d'altare nella chiesa di Baricella a Bologna. Illustra Le storie di Elena di R. Simonetta per gli Stab. Poligrafici Riuniti.

1928 - Premio Curlandese per una vetrata istoriata e Premio al concorso per la copertina del bollettino «II Comune di Bologna». Illustra Le serenate dei grilli di O. Visentini per la S.E.I. e inizia la collaborazione a «II Ballila».

1932 - Mostra d'Arte contemporanea a Rimini.

1934 -11° Premio al Concorso per il manifesto della Fiera-Esposizione di Bologna, per l'inaugurazione della direttissima Bologna-Firenze . Mostra Busani , Nardi, Sartini , Secchi a Bologna.

1935 - Realizza 76 vetrate nella basilica del Sacro Cuore a Bologna.

1936/39 - Intensifica l'attività pittorica e dipinge affreschi nella basilica di S. Antonio e nella chiesa degli Allemanni a Bologna.

1940 - 5° posto al II Premio Cremona. Nuovo richiamo alle armi.

1941 - 2 mostre di arte italiana (Premio Cremona) ad Hannover.

1942 - Congedato, riprende il lavoro di illustrazione e pittura: S. Bonaventura e S. Francesco di Paola, nella chiesa di S.Francesco a Bologna.

1943-49 - Illustra numerosi volumi per la S.E.I, Paravia e per la collana 'Pagine d'oro' della Marzocco, con storie fiabesche di C. Perrault, G. Fanciulli e C. Prosperi.

1947 - In giugno viene allestita una grande esposizione delle sue opere al Ministero della Cultura di Rio de Janeiro con l'invito a lavorare in Brasile.

1949 - In gennaio si trasferisce a Niteroi, dove avrà casa e studio sulla baia di Rio de Janeiro e dove verrà raggiunto dalla famiglia due anni dopo. Resterà in Brasile 17 anni svolgendo una vasta attività di decoratore in numerose chiese di Rio e di altri stati del paese.

1964 - Per la sua opera in ambito religioso, viene insignito da Paolo VI del titolo di Commendatore dell'Ordine di S.Silvestro Papa.

1965 - Rientrato in Italia, si stabilisce a Pioltello (Miano) per stare vicino ai figli

1970 - Si trasferisce definitivamente a Bologna, dedicandosi soprattutto alla pittura da cavalietto. Viene eletto Membro dell'Accademia Clementina.

1972 - Antologica alla Galleria il Collezionista di Bologna.

1973 - Il 23 maggio muore serenamente nel sonno, nello studio della sua abitazione.

1977 - Disegni alla mostra // Liberty a Bologna e nell'Emilia Romagna.

1980 - Pittura e illustrazioni alla mostra bolognese La Metafisica: gli Anni Venti.

1982 - Illustrazioni alla mostra milanese Gli Annitrenta.

1986 - Retrospettiva alla Galleria Ponte Rosso di Milano.

1987 - Opere di pittura alla mostra La natura morta nell'arte italiana del 900 a Mesola (Ferrara).

1991 - Opere di pittura alla mostra // ritratto nell'arte italiana del 900, ivi.

1994 - Esposizione di 2 vetrate della chiesa dei Servi restaurate, alla Settimana dei beni culturali a Bologna.

1996 - / grandi cartoni degli affreschi di A. M. N. nella basilica di S. Antonio a Bologna, alla locale galleria presso l'Antoniano, Bologna.

1997 – Nel centenario della nascita la mostra “ Fate soavemente scarmigliate, Antonio Maria Nardi illustratore 1897-1973” al Museo
dell’illustrazione di Ferrara, a cura di Paola Pallottino.

2001 - L'opera Estate del 1924 viene esposta nella mostra Il Po in controluce, arte padana, alluvione e dintorni , Rovigo.

 

 

NEWS

 

2011 - Restauro del ciclo degli affreschi nella Basilica di S. Antonio a Bologna: 12 affreschi della navata centrale con la storia del santo sono stati restaurati a cura di Roberta Baruffaldi e la direzione dei lavori dell’Arch. Glauco Gresleri.

2011 Un DVD sull’opera completa di Antonio Maria Nardi realizzato a cura del figlio Andrea Fausto Nardi viene inserito dalla Dott.ssa Paola Taddia nella Biblioteca "Igino Benvenuto Supino" del Polo Bolognese del Servizio Bibliotecario Nazionale, Dipartimento delle Arti visive dell’Alma mater studiorum, Bologna.

2011 – Convegno e visita guidata su Antonio Maria Nardi in occasione del restauro appena eseguito degli affreschi dell’Antoniano di Bologna e per le Giornate europee del patrimonio del 24 e 25 settembre. Intervenuti il Superiore Fra’ Costantino Tamagnini, il Prof. Giuliano Gresleri, l’Arch. Glauco Gresleri, la restauratrice Roberta Baruffaldi, l’arch. Leonardo Marinelli e la Dott.ssa Daniela Sinigalliesi della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Bologna, Modena e Reggio Emilia, la dott.ssa Laura Falqui e Andrea Fausto Nardi e Paolo Nardi, figli dell’artista.

2011 - L'opera Vanitas viene esposta nella mostra “La donna tra sacro e profano” a cura di Vera Fortunati, all’Oratorio della Vita, Bologna.

2015 - Conferenza  "Antonio Maria Nardi (1897-1973), viaggiatore alla ricerca del Sacro in terra Polesana", a cura di Marco Chinaglia, coordinatore del Comitato beni culturali in Polesine, promossa dalla associazione culturale Il Carmine, tenutasi presso il teatro Giovanni XXIII in S. Antonio Martire. 

2015 - L'opera Fiori e frutti viene esposta nella mostra “Salone della Pittura bolognese dall'ottocento al contemporaneo” a cura di Alberto Bettini, alla Galleria Fondantico di Bologna. Assieme a Bettini, la gallerista Tiziana Sassoli invita ad esporre anche il figlio Andrea Fausto e il nipote Adriano, rispettivamente con i quadri: Due figure e Pittura nuda.

2016 - A seguito del ritrovamento presso il Santuario del Sacro Cuore di Bologna della pala dedicata a S. Anna, don Ferdinando Colombo commissiona al nipote di Antonio Maria Nardi, Adriano Nardi, la pittura di una copia dell'originale Maria Addolorata, perduta nel bombardamento degli alleati nel 1944 destinato alla vicina Stazione FS. Entrambe le pale vengono esposte permanentemente nella prima Cappella situata a destra nella Chiesa.

 

 

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